le Storie
L’Ucciardone

Progettato all’inizio del XIX secolo dall’architetto Nicolò Puglia e riformato poi dall’architetto palermitano Emmanuele Palazzotto, l’Ucciardone è un carcere borbonico di tipo panottico, costruito fra il 1836 e il 1840, che si ispira al Panopticon, il carcere ideale progettato nel 1791 dal filosofo e giurista Jeremy Bentham. Il suo nome deriva dal siciliano “u carduni”, a sua volta dal francese “chardon”, che vuol dire “cardo”: un documento del 1549, conservato presso la Biblioteca Comunale di Palermo, menziona la zona dove oggi nasce l’edificio come “planus cardonum”, cioè piano dei Cardi.
Nel 1842, con il trasferimento dei detenuti dallo storico carcere della Vicaria, poi trasformato in Palazzo delle Reali Finanze dallo stesso architetto Palazzotto, iniziò la sua attività. Il 2 settembre 2014 è stato trasformato da casa circondariale a casa di reclusione. L’8 gennaio 2018 il carcere è stato intitolato al maresciallo degli agenti di custodia Calogero Di Bona, ucciso dalla mafia il 28 agosto 1979.
La #storiabuona di Girolamo
